Agenzia delle Entrate: da luglio a settembre 2021 sono state vendute 31mila abitazioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2020, 35mila in più nel confronto con il 2019
Il contenimento del Covid ha spinto le compravendite di case nel terzo trimestre del 2021, grazie alla ripresa dell’economia nazionale anche per via dei progressi delle campagne di vaccinazione. È la estrema sintesi del quadro scattato dal’Osservatorio immobiliare dell’agenzia delle Entrate che fotografa il mercato residenziale e non da luglio a settembre 2021. «Pertanto il real estate ha mostrato un tasso di espansione che ha riportato i volumi di compravendita a livelli superiori anche degli omologhi trimestri pre-Covid» recita il report.
Anche se a novembre 2021, l’Istat stima ancora una diminuzione per l’indice del clima di fiducia dei consumatori, che da 118,4 rilevato a ottobre scende a 117,5, valore che rimane comunque sui livelli massimi osservati dal 2010.
Nel terzo trimestre del 2021 rimane ancora ampiamente positivo il tasso tendenziale delle compravendite del settore residenziale. Le abitazioni acquistate nel terzo trimestre del 2021 sono circa 31mila in più rispetto allo stesso trimestre del 2020, 35mila in più nel confronto con il 2019. Il tasso di crescita è pari al 21,9% rispetto allo stesso trimestre del 2020, con un totale di oltre 172mila abitazioni cedute. Anche nel confronto con le abitazioni compravendute nello stesso trimestre del 2019, il tasso tendenziale rimane su valori ampiamente positivi, con un incremento di oltre il 25%.
Il rialzo tendenziale relativo risulta ridimensionato rispetto ai livelli dei due trimestri precedenti, che scontavano l’effetto rimbalzo dovuto alla chiusura delle attività nel corso del 2021. I tassi hanno avuto la stessa crescita nei capoluoghi (+21,9% e circa 9.500 abitazioni compravendute in più rispetto al terzo trimestre del 2020) sia nei comuni minori, non capoluogo (+21,9%,con circa 21.500 abitazioni compravendute in più del 2020).
Si comprano più case un po’ in tutte le aree geografiche del Paese. A beneficiare maggiormente dell’aumento sono i comuni capoluogo del Centro, dove gli scambi hanno raggiunto un tasso di circa il 30%, mentre nei capoluoghi del Sud si registra il tasso di crescita più basso: +14,5%.
Si compra con il mutuo
Poco più della metà delle transazioni, il 51,9%, avviene per le persone fisiche grazie al mutuo con garanzia l’ipoteca sullo stesso immobile oggetto di compravendita. Tale quota è in diminuzione rispetto i precedenti trimestri del 2021, ma è più elevata della quota osservata negli stessi trimestri del 2020 e del 2019 (era 48,2% e 51,2% rispettivamente).
Se si guarda al tasso di interesse, che è stato a livelli minimi finora ma che sta mostrando un trend di crescita da alcune settimane, in media è pari all’1,90% nel terzo trimestre e il capitale di debito contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni ammonta a 11,8 miliardi di euro, oltre 3 miliardi in più sia nei confronti del terzo trimestre del 2020 sia del 2019.
Le grandi città
In tutto sono quasi 5 mila le abitazioni acquistate in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 nelle otto maggiori città italiane. La variazione tendenziale annua è quindi pari al +23,5%, che rimane tale anche nel confronto con il terzo trimestre del 2019, sebbene poco al di sotto del +10%. Dove si compra di più? Nel terzo trimestre a Roma e Genova (rispettivamente +16,5% e +15,7%). Seguono Firenze, Torino e Napoli che registrano una crescita più moderata, intorno al 10%. A Milano e Palermo le abitazioni compravendute aumentano di circa il 4%, mentre Bologna, sempre rispetto al 2019, è l’unica città dove gli acquisti diminuiscono: -3,4%.
Le otto maggiori città mostrano quindi ancora in atto la generale tendenza positiva
che si è innescata dal 2014, anche se ci sono state delle eccezioni in alcuni trimestri.
E le dimensioni? Solo a Bologna, Firenze e Genova la superficie media delle abitazioni acquistate diminuisce. Nelle altre città l’abitazione acquistata nel terzo trimestre 2021 ha una superficie media in crescita rispetto al 2019: 82 mq a Milano, valore minimo tra le grandi città, e poco più di 110 mq a Palermo, valore massimo.